Una tragedia sfiorata e un’altra evitata. Succede lunedì sulla carreggiata settentrionale dell’A2, tra gli svincoli di Sibari-Firmo e Frascineto. La trama di partenza è quella nota. Un camper brucia sull’asfalto e i soccorritori bloccano la circolazione per salvare la vita a una coppia di pensionati in viaggio verso Bologna. Auto incolonnate sotto i raggi del sole che sembrano scheggiare le automobili ferme mentre i vigili del fuoco domano l’incendio e mettono in sicurezza le bombole di gpl. Poi, dopo la bonifica, il tappo viene rimosso. La pattuglia della stradale comanda la ripresa della circolazione. E proprio mentre lentamente, il serpentone metallico si rianima allungandosi come un elastico e svuotando la carreggiata, comincia l’altra trama, quella inedita. E comincia con una vettura, una Fiat 600 che non riparte. I poliziotti (Gianpiero Miceli, Giuseppe Cavaliere e Felice Trunzio) fanno ampi cenni al conducente ma l’utilitaria rimane ferma. Gli agenti sospettano un guasto e si avvicinano al mezzo. Solo in quel momento comprendono che il problema è ben più grave. L’automobilista, un 44enne di San Marco Argentano, forse a causa del caldo, accusa un malore, un problema cardiaco che gli limita la respirazione. Gli agenti, allora, chiedono attraverso la centrale operativa della sottosezione di Frascineto, guidata dal comandante Giovanni Goffredo, l’invio di un’ambulanza. Nel frattempo, utilizzano la coperta termica per schermare l’uomo e proteggerlo dal sole e, seguendo il protocollo d’emergenza, evitano al malcapitato di perdere conoscenza. Dopo pochi minuti, l’automobilista viene sottoposto a un intervento di angioplastica nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Castrovillari, dove si trova ricoverato. Sopravvissuto grazie al tempestivo intervento dei tre poliziotti della Stradale.
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