I carabinieri della compagnia di Paola hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari, emessa dalla Corte di Appello di Catanzaro, nei confronti di Francesco Muto, alias «Franco», soprannominato «Il re del pesce» e «O' luongo». Muto, che era tornato in libertà una settimana fa, era stato assolto il 4 luglio 2019 dal Tribunale di Paola, nell’ambito del procedimento Frontiera, dal reato di associazione e condannato per l’elusione del provvedimento di confisca della ditta Eurofish di Cetraro che commercia prodotti ittici freschi e congelati. Il provvedimento di oggi è stato emesso sulla base della richiesta avanzata dalla Procura generale di Catanzaro dopo un’altra sentenza della Corte d’Appello che il 28 maggio scorso ha condannato Muto per associazione mafiosa a 20 anni di reclusione. In particolare Muto è stato ritenuto promotore, con compiti di direzione di tutta l’attività della cosca e con il compito di difendere ed ampliare, anche in Lucania ed in Campania, il proprio monopolio nell’offerta del pescato. Nella richiesta di emissione del provvedimento cautelare, il Procuratore generale, dopo aver evidenziato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato associativo, si è soffermato sulla sussistenza di esigenze cautelari, anche considerata la posizione mantenuta da Muto all’interno dell’omonima associazione criminale. A Muto è stato prescritto, inoltre, di non comunicare, anche per telefono o per via informatica, con persone diverse dai familiari conviventi.