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“Sistema Rende”, il pm: testimoni intimiditi

Tra i principali indagati l’ex sindaco Sandro Principe

La sede del Comune di Rende

Alcuni testimoni del processo “Sistema Rende” sarebbero stati intimiditi. È quanto emerge dalle richieste avanzate dal pm Pierpaolo Bruni (applicato dalla Dda) nel procedimento che vede tra gli imputati principali gli ex sindaci di Rende, Sandro Principe e Umberto Bernaudo accusati di aver avuto rapporti con esponenti del clan Lanzino-Ruà. Indagati anche Pietro Ruffolo e Giuseppe Gagliardi. Ieri mattina, nel Tribunale di Cosenza, il pubblico ministero ha avanzato alcune richieste al presidente del collegio Stefania Antico. Tra queste, Bruni ha chiesto l’acquisizione del brogliaccio relativo alle intercettazioni non sono riportate dai supporti informatici relative ad alcune testimonianze rese nel corso del dibattimento. Subito dopo, il pm ha avanzato una richiesta richiamando l’articolo 500 comma 4 del Codice di procedura penale: «La sussistenza di “elementi concreti” per ritenere che il testimone sia stato sottoposto a violenza o minaccia può desumersi da circostanze sintomatiche dell’intimidazione emerse anche soltanto al di fuori del dibattimento».

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