Cosenza

Sabato 27 Aprile 2024

Cosenza, il tassista morto dopo una lite: Chianello accusato di omicidio

Il tassista Antonio Dodaro morto lo scorso anno

Omicidio. È l'accusa contestata a Antonio Chianello, 36 anni, di Paola ritenuto responsabile della morte di Antonio Dodaro, il tassista di 53 anni aggredito a Cosenza il 7 gennaio del 2020 e deceduto nell'ospedale cittadino dell’Annunziata il 13 gennaio. Un anno dopo, la squadra mobile di Cosenza, diretta da Fabio Catalano, arrestò il 36enne di Paola accusato di aver avuto una lite per ragioni passionali con la vittima culminata nell'accoltellamento mortale. Nei mesi scorsi il Gip di Cosenza, su richiesta del pubblico ministero Bruno Antonio Tridico, ha rinviato a giudizio Chianello e il 9 luglio si svolgerà il processo nell’aula della Corte di Assise. In udienza saranno ascoltati alcuni testi chiave della pubblica accusa. Le indagini della polizia dimostrarono che erano false le dichiarazioni rese dalla vittima al momento del suo ricovero in ospedale quando raccontò di essere stata aggredita da un extracomunitario. Sia gli approfondimenti investigativi che l’esame autoptico  (attraverso l’analisi delle ferite al collo e alle braccia) accertarono che tra Dodoaro e Chianello vi era stato uno scontro fisico.

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza ripresero Dodaro all’arrivo in ospedale mentre ancora stava litigando con Chianello che, dopo averlo lasciato nel cortile dell’Annunziata, fuggì a piedi. All’inizio del dibattimento, il pm ha evidenziato che Chianello  «avesse cercato in tutti i modi di sviare le indagini facendo ricadere la responsabilità su altri».
Chianello (difeso dall’avvocato Sabrina Mannarino del Foro di Paola), pur avendo confermato di aver incontrato il tassista quel giorno non ha mai ammesso di averlo aggredito.

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