Il coronavirus è uscito improvvisamente dalle nostre vite così come c’era entrato. Esorcizzato dal desiderio di ripartire, cancellato dalla voglia di ricominciare, distrutto dall’efficacia dei vaccini. Forze centrifughe che hanno consentito di riscoprire una vita normale in ammollo nella “zona bianca”. Il piacere di sorseggiare un caffè, di gustare un gelato, di passeggiare senza guardare l’orologio per paura di violare il coprifuoco, sono diventati gesti che hanno restituito senso ad una umanità stravolta dal Covid.
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