La grande sete. La Calabria continua a soffrire la precarietà della distribuzione idrica. Spesso i comuni lottano con la mancanza di acqua potabile e le amministrazioni sono costrette a sobbarcarsi tra le continue proteste della cittadinanza. Alla guida della Sorical, la società che si occupa della gestione della rete nella regione, c’è l’avvocato Cataldo Calabretta, esperto di diritto e comunicazione, docente universitario a contratto, esponente regionale della Lega. In visita a Cosenza, Calabretta ha accettato di rispondere alle nostre domande. Avvocato siamo destinati a morire di sete? Spero proprio di no. Ho creato i presupposti, in questo primo periodo di intenso lavoro, per fare partire il processo di trasformazione di Sorical. L’obiettivo? Attivare il servizio idrico integrato, che significa gestione dell'acqua potabile, depurazione e gestione delle acque reflue. Il passaggio è legato ad alcuni adempimenti. L'Autorità idrica regionale deve individuare ufficialmente il soggetto gestore , ma non deve gestire, e contestualmente deliberare la forma che deve avere. I sindaci hanno stabilito che sarà una forma pubblica. La Sorical acquisirà dunque le azioni del socio privato e determinerà l’uscita da stato di liquidazione volontaria e quindi il rilancio della società. Ma perché tante difficoltà nel settore dell’approvvigionamento idrico? La Calabria ha problemi da decenni, abbiamo perdite, una rete idrica interna con condotte obsolete: eppure ore le risorse potrebbero arrivare dalla Ue e dal recovery found. Vi è tuttavia un fenomeno da non sottovalutare di tipo per così dire culturale, legato allo spreco dell’ acqua. Occorre far capire che l'acqua è un bene essenziale e primario ma non dev'essere sprecato. In che senso scusi? La gente deve imparare a distinguere tra acqua potabile e acqua per uso agricolo. Tutti i comuni avrebbero dovuto dotarsi di serbatoi paralleli atti a rifornire i sistemi di irrigazione dei campi, ma non è mai avvenuto, Oggi si rimane spesso con i rubinetti a secco perché l'acqua potabile è utilizzata per usi agricoli. A ciò si aggiungono centinaia di allacci abusivi. Ma cambierà davvero qualcosa nel prossimo futuro? Il prossimo anno tutto potrebbe cambiare attraverso l'arrivo delle risorse e l’attivazione del servizio idrico integrato cui ho accennato prima. Senta avvocato Calabretta ma la Sorical come l'ha trovata dal punto di vista economico e organizzativo? È una società con tanti professionisti e risorse interne molto positive che hanno portato avanti il servizio idrico. Devo però sottolineare che presentava dei problemi di gestione come dimostra la liquidazione volontaria. Andava riequilibrato il rapporto debito credito, considerato che c’erano bilanci approvati in ritardo e sviste nel controllo della spesa. Mancavano inoltre figure apicali: il direttore generale e quello amministrativo. Stiamo riorganizzando tutto. Avremo meno sete questa estate? Se i cittadini faranno uso ponderato e ragionevole dell’acqua si. Negli ultimi giorni abbiamo affrontato e risolto le emergenze sorte ad Acri, Scalea, Cetraro e Cassano. Il cammino è ancora lungo...