
Il cadavere di un cittadino bulgaro, che da quasi una settimana giaceva su una lettiga dell’Hospice senza che nessuno lo reclamasse, è stato rimosso dopo l’intervento istituzionale del sindaco Gianni Papasso. Il caso era emerso ieri dopo le tante lamentele di cittadini e persone che gravitano attorno alla struttura per il cattivo odore che emanava il corpo a distanza di giorni dalla morte visto che la salma aveva iniziato il suo stato di decomposizione e non ne era stato disposto nemmeno lo spostamento in uno degli obitori vicini.
L’uomo, deceduto qualche giorno fa, era stato malmenato nel maggio dello scorso anno da un cariatese 37enne fuggito dal reparto di psichiatria che lo aveva aggredito nella sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale di Corigliano. Il cittadino bulgaro era finito in coma, dove è rimasto per oltre un anno in una struttura di Cosenza, prima di essere trasferito a Cassano quando i medici si erano resi conto che per lui non c’era più nulla da fare e le sue condizioni erano state dichiarate irreversibili. L’uomo, infatti, è spirato dopo essere rimasto nella struttura sanitaria cassanese circa tre settimane.
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