Ci siamo risvegliati senza paure, dopo mesi di restrizioni e di vaccinazioni, scoprendoci affamati di normalità e insofferenti al distanziamento sociale e all’uso delle mascherine. Ma il virus, insinuandosi nelle nostre piccole e grandi dimenticanze, è tornato lì dove voleva, in mezzo ai tracciati delle nostre vite che non coincidono più con quelli descritti nelle mappe esistenziali. Ed è così che il microrganismo ha ripreso a diffondere pericolosamente i suoi miasmi nell’aria che respiriamo. Nelle ultime 24 ore l’Asp ha messo a referto altri 23 nuovi casi, distillati attraverso la lavorazione di 303 tamponi con un tasso di positività che risale pericolosamente oltre la soglia di rischio raggiungendo il 7,6%. Risale anche il dato dell’occupazione ospedaliera. Ieri sono entrati nei reparti covid dell’“Annunziata” tre nuovi pazienti (una 71enne di Terranova da Sibari e un 46enne di Mongrassano, in Malattie infettive, e un 62enne di Terranova da Sibari nella Pneumologia) con il totale dei ricoveri che risale a quota 29 che era stata abbandonata il 23 giugno. Nell’ultima settimana (dal 7 al 13 luglio) l’incidenza nel Cosentino ha raggiunto i 18 casi per 100mila abitanti. Un rialzo che ha costretto l’Asp, in particolare, ad accendere i riflettori su Terranova da Sibari (con 35 nuovi casi in sette giorni) che ha fatto registrare l’incidenza più alta del Cosentino con 7,39 casi per mille abitanti. In discesa, invece, il dato di Cetraro con 14 positivi e un’incidenza di 1,43 diagnosi. Sotto osservazione il dato di Castrovillari con 14 persone in isolamento e una ricoverata e 0,69 d’incidenza. Ieri, impennata di contagi a Corigliano Rossano (con 14 contagi) e Praia a Mare (4).
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