La Procura di Castrovillari ha chiuso le indagini per la costruzione dell’autostazione. Sono sei gli indagati che hanno ricevuto l’avviso di garanzia lo stesso giorno in cui s’è chiusa l’inchiesta Mayor. Si tratta di Antonio Brunacci, 56enne responsabile dell’Area tecnica del Comune di Trebisacce e Rup della gara, Franco Mundo, 60enne sindaco della cittadina alto jonica, Filippo Castrovillari, 63enne assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Giampiero Regino, 55enne all’epoca assessore al Commercio, Mario Rocco Carlomagno, 68enne amministratore unico e legale rappresentante della Saj Srl (società concessionaria), Giuseppe Petrone, 53enne legale rappresentante della Petrone Srl impresa che ha realizzato l’appalto, Pietro Antonio Romano, 67enne direttore dei lavori, tutti di Trebisacce. I sei, secondo il pm di Castrovillari Luca Primicerio, avrebbero violato il testo unico sull’edilizia realizzando il manufatto in un territorio costiero compreso in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, zona sottoposta a vincolo paesaggistico dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, e dunque senza la relativa autorizzazione. Dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Sibari – guidata dal colonnello Giuseppe Maniglio – è emerso che l’intervento era stato eseguito in assenza del necessario permesso di costruire, trattandosi di un intervento non qualificabile come opera pubblica in quanto realizzato da un privato concessionario e non direttamente pubblica amministrazione.
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