Il Covid ha ripreso a correre in provincia di Cosenza. Aumenta il numero dei contagiati, preoccupano i focolai a Terranova da Sibari, dichiarata “Zona Rossa” e c’è anche un altro aspetto inquietante: cresce il numero delle persone positive rientrate da viaggi all’estero. Il mostro non è sparito ancora dagli ospedali dove, però, almeno i ricoveri si mantengono stabili. Intanto, si continua a insistere sulla campagna vaccinale un po’ in tutto il Cosentino con l’organizzazione di “Vax Day” aperti pure ai minorenni.
Il bollettino
Non è affatto rassicurante il bollettino fornito dalla Regione ieri pomeriggio. In Calabria nessuna vittima nelle ultime 24 ore, ma c’è stato un incremento di positivi: +77 e di questi ben 42 soltanto nella provincia di Cosenza. Nello specifico qui, fino a ieri, il bilancio è di 1546 casi attivi (26 in reparto, 1 in Terapia intensiva, 1519 in isolamento domiciliare). Il totale dei casi chiusi è di 21.757 (di cui 21.198 guariti e 559 deceduti). All’ospedale “Annunziata”, al momento, nel reparto di Malattie infettive su 17 posti letti 13 sono occupati da pazienti Covid; a Pneumologia sei posti su 18; in Rianimazione un paziente Covid su 10 posti.
Rientri dall’estero
Intanto, preoccupano i rientri dall’estero. Infatti, sono almeno 12 le persone positive al virus di rientro da viaggi effettuati all’estero, in particolare in Grecia e Tunisia. L’Asp di Cosenza sta monitorando i casi rientrati dall’estero, che sono tenuti sotto costante osservazione. Tra queste anche due ragazze di 18 anni, tornate da un viaggio a Corfù dove erano andate per festeggiare il superamento dell’esame di Maturità e l’agognato diploma. Del gruppo dei rientri dall’estero, le persone risultate positive al tampone molecolare sono, per fortuna, asintomatiche. E, in queste ore, sono in corso attività di screening sui contatti diretti Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza