Cosenza

Martedì 26 Novembre 2024

Le forze dell’ordine presidiano l’area delle Terme Luigiane

Presidi di polizia e guardia di finanza nell’area delle terme Luigiane. Non è dato a sapere per quale motivo le forze dell’ordine si siano recate nel compendio che ieri era tappezzato da striscioni contro l’assessore regionale Fausto Orsomarso. Tutto sarebbe stato dovuto un allarme su Facebook su una ipotetica riapertura delle sorgenti termali. I due Comuni nel frattempo punzecchiano la società: «Può iniziare a lavorare subito. Basta che versi 90mila euro». Facile a dirsi difficile a farsi, in particolare adesso che la stagione è ormai compromessa. Il fatturato della società secondo i due Comuni è di 5 milioni di euro. «Per il 2021 – spiegano i sindaci – viene chiesto dai Comuni, alla Sateca, un canone di 90mila euro quale corrispettivo per la fornitura del 100% delle acque erogate dalle sorgenti. E tutte le spese di manutenzione che, attualmente, non sono più a carico di Sateca ma dei Comuni. La Sateca ha avuto (fino al 2020), a proprio carico, tutte le spese di manutenzione. Tali spese, ad ogni modo, non sono più a suo carico». Ieri la società ha ricevuto dai Comuni di Acquappesa e di Guardia Piemontese la richiesta di comunicazione del fatturato 2018-2019-2020, dati necessari per poter calcolare la componente variabile del canone dovuto alla Regione. In pratica secondo Sateca «ha confessato, senza più equivoci, quanto già attestato dal dirigente generale del dipartimento lavoro della Regione, Roberto Cosentino, ossia la propria morosità rispetto al pagamento del canone dovuto da almeno tre anni, sia nella componente variabile, sia nella quota fissa». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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