Si svolgerà questa mattina l’interrogatorio di garanzia del sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele, destinataria di un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta “Archimede”. Mele, difesa dagli avvocati Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino, è indagata in riferimento al procedimento di scelta del contraente per lavori che riguardavano la messa in sicurezza in aree di proprietà comunale e all’interno dei quali sarebbe stata fatta rientrare anche la sostituzione della condotta idrica. «Il sindaco – ha spiegato il capitano dei carabinieri, Andrea Massari, in conferenza stampa – avrebbe falsamente attestato nel verbale che i lavori sarebbero dovuti iniziare nel mese di ottobre mentre sapeva che erano stati eseguiti nel mese di agosto. Gli inquirenti trovano elementi a supporto della tesi accusatoria nelle intercettazioni. Dalle conversazioni captate, infatti, emergeva che la sindaca nel momento in cui il gestore degli impianti, Pasqualino De Summa, era andato al Comune a richiedere il pagamento delle somme a lui spettanti – «tenuto conto dei lavori dallo stesso eseguiti e non ricompresi nel computo metrico di quelli affidati alla ditta Ritondale» – il sindaco si era risentita con l’imprenditore, non perché veniva a conoscenza che avesse già svolto dei lavori che ·gli erano stati affidati al di fuori di qualsiasi procedura, ma perché «reclamava circa tremila euro in più rispetto al valore dei lavori indicati nel computo metrico, predisposto per i lavori da svolgere da parte dell’imprenditore Enzo Ritondale (indagato). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza