La Dda di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, continua a sferrare duri colpi alla criminalità organizzata del Tirreno cosentino e mantiene alta l’attenzione anche sui recenti episodi criminali.
L’appello a non abbassare la guardia arriva pure dal presidio territoriale Libera “Lucio Ferrami”, che «teme per l’intero territorio dell’Alto Tirreno cosentino interessato da episodi di una violenza inaudita, con l’utilizzo spregiudicato delle armi». «Già prima dell’attentato alla caserma dei carabinieri e all’auto del Comandante della stazione di Cetraro – è scritto in una nota – si sono registrati atti di violenza verso giovani mamme, furti, racket e spaccio di droga. Ora si è decisamente alzato il tiro: colpi di pistola (almeno due) contro un furgone alimentare parcheggiato nei pressi della piazza della Solidarietà veneto-trentina. Fatto di cui nessuno ha proferito parola; tentato omicidio al trentottenne buttafuori di un locale di Belvedere sul lungomare».
Poi, il presidio di “Libera” ricorda anche «l’episodio accaduto in piazza del Popolo a Cetraro Paese che ha visto l’assurda aggressione al pizzaiolo Luigi Antonucci da parte di colui che aveva ricevuto una denuncia qualche anno prima per gravi fatti estorsivi per il locale gestito a Cetraro Marina.
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