Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La rivolta civile della gente di Corigliano Rossano

In migliaia in piazza per reclamare legalità e sicurezza e condannare la violenza criminale esplosa negli ultimi mesi

Corigliano Rossano è un’altra cosa. Qui la criminalità organizzata non attacca. E se qualcuno con il suo agire intende accostare questa città all’immagine di una città che lascia spazio al malaffare deve fare i conti con una società civile che non intende girarsi dall’altra parte, ma combattere ogni forma di illegalità. È un messaggio chiaro quello lanciato sabato sera da istituzioni, chiesa e associazioni nel corso del flash mob organizzato in risposta agli episodi di recrudescenza criminale che hanno messo a ferro e fuoco la città nelle ultime settimane. In piazza S. Bartolomeo, nel centro storico di Rossano, forse qualcuno si aspettava una presenza maggiore, ma l’importante è aver dato un segnale, anche e soprattutto di sinergia e compattezza istituzionale. Lo ha ben sintetizzato in uno dei suoi interventi S. E. l’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise che commentando l’organizzazione della manifestazione ha affermato: “La serata di oggi è come un chicco di senape, il più piccolo seme che c’è sulla terra, ma che una volta piantato produce un arbusto dove gli uccelli del cielo vanno a nidificare. Quindi, anche un piccolo seme che stasera viene messo nel campo buono che è la nostra comunità, sono sicuro che porterà buon frutto e diventerà un albero adulto, grande che porterà frutti speranza e di legalità”.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

Caricamento commenti

Commenta la notizia