L’Esercito ha levato le tende nell’area di Vaglio Lise, ma resterà comunque a disposizione e a stretto contatto dei sanitari cosentini per sconfiggere il terribile virus. Infatti, da alcuni giorni ormai è stato smantellato l’ospedale da campo, che era stato allestito lo scorso novembre nell’area adiacente alla stazione ferroviaria della città dei Bruzi. Ma da marzo, quando ancora il Cosentino, stava vivendo un momento di piena pandemia, era stato trasformato in un Presidio vaccinale della Difesa nell’ambito dell’operazione “Eos”, voluta dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e diretta dal Comando operativo di vertice interforze (Covi). Sono stati mesi difficili durante i quali tutta la sanità della provincia di Cosenza era stata messa a dura prova: ospedali al collasso, il Pronto soccorso dell’Annunziata allo stremo e i sanitari dell’Usca dell’Azienda sanitaria provinciale che non sapevano più come fronteggiare le emergenze. Da un lato c’era la necessità di essere operativi per fare i tamponi laddove scoppiavano focolai; dall’altra c’era la necessità di iniziare con tempestività la campagna vaccinale. Da qui, lo straordinario lavoro intrapreso dal personale sanitario dell’Esercito che ha lavorato intensamente senza sosta. E i numeri lo confermano. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza