Una vespetta poteva servire a ottenere il placet dall’area tecnica comunale per far passare una concessione demaniale in sanatoria. Un tentativo di scambio, ai limiti della corruzione, costato i domiciliari all’ex sindaco di Trebisacce Franco Mundo che aggiunge anche questa misura cautelare a quelle che lo stesso Gip di Castrovillari, Simone Falerno, gli aveva applicato per altri cinque dei sei capi di imputazione contestatigli dall’accusa, rappresentata dalla Procura di Castrovillari, nel corso dell’operazione “Mayor” e della quale questo nuovo strascico dell’inchiesta ne rappresenta a pieno titolo una costola. Anche in questo caso il Gip ha avallato l’ipotesi accusatoria del pm Luca Primicerio. I fatti risalgono allo scorso anno. La nuova misura è stata notificata lo scorso venerdì dai militari della Guardia di Finanza di Sibari ma la notizia è trapelata solo ieri. Oggetto del contendere è un permesso di costruire in sanatoria di un molo demaniale per degli abusi edilizi riferiti al 2017 già oggetto di un procedimento penale. Secondo la Procura, Mundo, attualmente ex sindaco di Trebisacce, abusando della sua qualità di primo cittadino, nonché del suo potere di influire sull’attività degli uffici dell’area tecnica del Comune ai fini del rilascio della sanatoria e trovata una soluzione alla vicenda, cercava di indurre il proprietario della concessione demaniale a dare o promettere, indebitamente, a lui o al figlio, una Vespa Piaggio 125 TS del 1969. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza