Se Franz Caruso attende un cenno da Francesco Boccia, il tavolo del centrosinistra aspetta di essere convocato dallo stesso commissario provinciale del Pd. E la faccenda si complica. Nel senso che l’idea di andare tutti insieme alle amministrative del prossimo ottobre (si vota il 3 e 4) al momento appare complicata, denotando una certa confusione tra le componenti di quell’area politica. Caruso, sostenuto in primis dal partito a cui appartiene, il Psi, ha manifestato da tempo la volontà di candidarsi alla carica di sindaco e nei giorni scorsi, oltre a ufficializzare la sua discesa in campo, ha illustrato il programma elettorale alla città. Ebbene, una fetta del Pd sembrerebbe pronta ad appoggiarlo nella scalata al Municipio, ma non avrebbe incontrato un consenso unanime, anche perché i democrat bruzi partecipano (o partecipavano) attivamente agli incontri della coalizione allargata formata da tante sigle, movimenti, associazioni e anche partiti dell’arco nazionale come i Cinque Stelle, Sinistra italiana e Articolo Uno, e proprio i grillini pare non siano tanto propensi alle autocandidature, mantenendo fede al patto siglato all’inizio dell’avventura, secondo il quale l’aspirante primo cittadino deve emergere da un accordo unitario e condiviso. Indirizzo ribadito l’altra sera durante una riunione del tavolo di confronto, quando Controcorrente, Progetto Meridiano, Buongiorno Cosenza, Cosenza in Comune, What Women Want e gli altri partner del gruppo di lavoro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza