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Cosenza, al Pronto soccorso dell’Annunziata mancano i cerotti per medicare le ferite

Il movimento “Noi” denuncia le gravissime condizioni in cui versa il Pronto soccorso dell’Annunziata, ormai al collasso. Preoccupante aumento dei ricoveri e personale sanitario ancora più ridimensionato

Sessanta pazienti ammassati nelle stanze e nei corridoi del Pronto soccorso dell’Annunziata. Qui, mancano persino i cerotti e l’acqua ossigenata per fare le medicazioni. La gravissima denuncia arriva dal movimento “Noi” che da tempo – e in particolare dall’inizio della pandemia – ha puntato i riflettori sulle innumerevoli ed endemiche criticità del Pronto soccorso dell’ospedale.
Ma nelle ultime ore la situazione sembra essere peggiorata tantissimo. «In una sola notte – mette nero su bianco il movimento “Noi” – si è passati da 40 a 60 pazienti ricoverati nel Pronto soccorso di Cosenza nel quale da anni, ormai, operano medici, infermieri e operatori socio-sanitari in situazioni penose, privi di sicurezza, pulizia e, nel caso del Covid che torna imperante con le sue varianti, anche senza ambienti costantemente sanificati. Anzi, pare che una sanificazione qui non sia mai stata vista fare e il movimento Noi, sul caso, ha interrogato pubblicamente il commissario dell'Azienda ospedaliera Isabella Mastrobuono, alla quale ha chiesto notizie certe in merito». «Nelle prossime ore – è scritto ancora nel comunicato – sarà recapitato un protocollo di accesso civico agli atti per avere notizie certe sul punto».

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