La pista d’atterraggio alle “Cannuzze” è spoglia da giorni. Dal 6 agosto, come ricorda Pasquale Gagliardi, medico di bordo, protagonista di una singolare protesta ferragostana. Lo hanno visto decollare verso un hangar indicato dalla società proprietaria del velivolo. Ufficialmente per un intervento di manutenzione programmata. Ma in quell’altrove sconosciuto è ancora intrappolato. All’eliporto, da giorni, non c’è più nulla. Solo una strana solitudine simile a quella del deserto. La superficie colorata di verde sembra uno spazio puro in mezzo al niente dove si avverte il senso della vita rimasta sospesa. Lo spirito di 23 anni di straordinari soccorsi portati dal cielo, sembra improvvisamente cadere a pezzi. Il modo in cui il servizio dell’elisoccorso ha smesso di funzionare. Il Cosentino, che è il territorio più grande della Calabria, è da dodici giorni senza il suo elicottero-ambulanza. Anche ieri pomeriggio, a Guardia, per un incidente stradale grave, si è alzato in volo l’elicottero di Lamezia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza