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Maresciallo morto a Paola dopo la lite per una sigaretta, oggi l'autopsia

È stato iscritto nel registro degli indagati un 28enne di Cosenza che sarebbe intervenuto nella discussione per difendere i familiari rimproverati dal carabiniere per una cicca buttata a terra

Si terrà oggi l’autopsia sul corpo del carabiniere 56enne morto in riva al mare lunedì scorso. Il cuore di Antonio Carbone si è fermato dopo pochi minuti dalla lite scaturita a causa di una cicca buttata a terra. È stato iscritto nel registro degli indagati un 28enne di Cosenza che sarebbe intervenuto nella discussione per difendere i familiari rimproverati dal carabiniere. Proprio il 28enne se la sarebbe presa con Carbone e la lite si sarebbe successivamente accesa. Il ragazzo sarebbe una persona già nota alle forze dell’ordine.

Le indagini sono affidate alla polizia del commissariato di Paola agli ordini del vicequestore Giuseppe Zanfini. Dovranno essere gli inquirenti adesso a chiarire se la causa della morte possa essere da ascrivere al violento litigio tra il maresciallo e il 28enne indagato. Inchiesta che il procuratore Pierpaolo Bruni per la Procura di Paola ha affidato al pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara. Il malore accorso a Carbone sarebbe avvenuto - da quanto si è appreso dopo una prima ricostruzione degli inquirenti - proprio pochi minuti appresso a quella discussione.

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