I frati Minimi lasciano la parrocchia di S. Francesco Nuovo, a loro affidata sin dalla sua istituzione, mezzo secolo fa, nell’ottobre 1972, con decreto dell’arcivescovo dell’epoca, monsignor Enea Selis. I religiosi seguaci di San Francesco di Paola rinunciano a continuare a seguire i fedeli di Vaglio Lise e dintorni soprattutto per l’assottigliamento delle loro file determinato dalla crescente carenza di vocazioni che da qualche tempo essi, un po’ come tutti gli Ordini religiosi, stanno registrando in Italia. C’è un precedente analogo in città: poco tempo fa, anche gli Ardorini di don Gaetano Mauro rinunciarono, per l’identico motivo, alla parrocchia di San Giuseppe, a Serra Spiga.
Una decisione sofferta e ponderata, anche questa dei Minimi. L’ipotesi di lasciare il lotto di via Popilia e i paraggi rientranti nel territorio parrocchiale - oltre 6mila anime - era stata presa in considerazione difatti già otto anni fa dal Capitolo provinciale dell’Ordine religioso, chiamato a fare i conti sul progressivo e sempre più marcato assottigliamento delle sue file. La possibilità persistente della rinuncia a via Popilia venne confermata dai Minimi all’arcivescovo Francescantonio Nolè già in occasione del suo insediamento, nel 2015.
Leggi l’articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia