Il virus continua a modificare i confini di questa nostra terra di mezzo, un mondo sottosopra che rimane sospeso tra le poche certezze e le innumerevoli incertezze. Ci avevano promesso il ritorno alla vita con con piazze di nuovo affollate, stadi gremiti, impiegati in ufficio e studenti in classe per le lezioni. Ma le mutazioni del microrganismo e, soprattutto, la nostra estate senza regole, rischiano adesso di condurci nuovamente nella zona grigia delle restrizioni, nonostante i vaccini. Da qualche settimana, si è tornati a vivere con l’odore della paura che ammorba l’aria. Un’angoscia che, tuttavia, non trova riscontro nell’applicazione delle prescrizioni. Tocca ai sindaci intervenire per imporre l’uso delle mascherine all’aperto o limitare l’orario d’apertura dei locali della movida dove i ragazzi si aggregano. L’ultimo provvedimento è stato vergato dal sindaco di Paola, Roberto Perrotta. Ma già nei giorni scorsi altri enti locali avevano imposto strette per evitare la zona rossa. Nelle ultime 24 ore, l’Asp ha ripreso l’attività di screening, dopo la pausa del fine settimana, riportando nel bollettino 44 nuove diagnosi, 17 dei quali riferite a millennials. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza