Luigina Violetta e i figli scrivono al sindaco. La vedova di Luigi Gravina - vittima di ’ndrangheta - ha espresso in una lettera la sua incredulità e amarezza per la richiesta del dirigente dell’Utc di individuare con urgenza altra zona della città dove spostare la lapide in ricordo del marito. Tutto questo a distanza di 17 anni. «L’iniziativa - spiega - ci lascia sorpresi. Non capiamo quali problemi insormontabili possano essere sorti oggi, rispetto ad una iniziativa antimafia assunta dalla pubblica amministrazione quasi un ventennio fa ed elogiata dalle istituzioni e dalla politica a tutti i livelli, tali da determinare un trasferimento della struttura da quella specifica area». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza