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Cosenza, ritorna l’incubo dei focolai nelle Rsa

Quarantanove positivi in una casa di riposo a Longobardi: contagiati tredici operatori e trentasei anziani ospitati. In provincia si registrano 44 nuovi casi e un’altra vittima deceduta in ospedale

Impennata di contagi e nuovi decessi. L’ultimo bollettino con i dati Covid non porta affatto buone notizie nel Cosentino. A questo, pero’, si aggiunge l’incubo focolai nelle case di riposo. Nella giornata di ieri si sono registrati ben 44 nuovi positivi e una persona di Santa Maria del Cedro deceduta all’Annunziata. L’uomo non si era potuto vaccinare perché stava facendo delle cure che non poteva interrompere per altri problemi di salute. Le sue condizioni sono poi peggiorate e il terribile virus lo ha portato alla morte.

Quello che, adesso, tiene con il fiato sospeso è la situazione della casa di riposo di Longobardi. Da domenica era scoppiato un focolaio che, ora, si sta allargando a vista d’occhio. Infatti, fino a ieri, il bilancio è di quarantanove persone positive al tampone, di cui 13 operatori e 36 ospiti. Dei 36 ospiti contagiati molti sono di età compresa tra gli 80 e i 90 anni. Per fortuna, nessuno ha sviluppato sintomi gravi anche perché la maggior parte degli ospiti e del personale è stato sottoposto nei mesi scorsi al vaccino anti Covid. Proprio i vaccini avrebbero evitato che il virus si diffondesse in maniera più aggressiva: ciò sarebbe stato deleterio considerando che si tratta di persone anziane e, quindi, già fragili per età e alcuni per patologie pregresse. Pero’, al momento, le condizioni dei contagiati sembrano abbastanza buone. Tra i positivi, ci sono solo quattro pazienti che non avevano voluto vaccinarsi.

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