«Lunedi mattina arriverà in paese la prima famiglia di afghani scappati nell’ultimo mese dalle atrocità dei talebani e arrivati in Italia con gli aerei e i voli messi a disposizione dal governo italiano». Lo segnala Giovanni Manoccio, presidente dell’associazione “Don Vincenzo Matrangolo” ed ex sindaco di Acquaformosa (Cosenza), borgo già noto per le sue attività di accoglienza, dove lunedì arriveranno una madre con tre figli.
«Negli anni passati altri nuclei familiari di afghani erano stati ospiti del progetto Sprar-Sai di Acquaformosa», dove sono rimasti per oltre due anni e hanno ottenuto il riconoscimento della protezione internazionale.
«Questi arrivi dimostrano come nel corso degli anni il Comune abbia dato una continuità a un progetto che ha già superato il decimo anno di vita», evidenzia Manoccio, ricordando che in quest’arco di tempo sono state ospitate «oltre 930 persone provenienti da 4 continenti e da oltre 70 nazioni e ben 125 etnie».
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