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Cosenza, presidi preoccupati per il ritorno in classe tra dubbi e ritardi

«Dopo un anno e mezzo di pandemia siamo ancora... all’anno zero. Confusione totale nell’organizzazione del trasporto pubblico locale che resta il vero problema e il pericolo più grave per quanto riguarda i contagi».
Andrea Codispoti dà voce a delusione, timori e risentimento dei dirigenti scolastici che a una settimana dal ritorno in classe si trovano a fare i conti più o meno con gli stessi, identici problemi e dubbi d’un anno fa. Se non di più.
Preside dell’Istituto comprensivo di Casali del Manco e reggente dell’istituto d’istruzione superiore di Bisignano, è anche segretario regionale della Uil Scuola. Ha perciò una visione larga della realtà scolastica, col carico d’incertezze che sta preparando e che soprattutto accompagnerà la prima campanella.
Il problema dei problemi, oggi come ieri (e non soltanto della scuola, diciamo la verità) sono i trasporti con autobus nei quali la promiscuità e gli assembramenti ad oggi sono inevitabili. «Invece di raddoppiare i vettori impegnati sulla stessa corsa – sottolinea Codispoti rilanciando un’altra richiesta/necessità già avanzata l’anno scorso – si decide di duplicare le corse, prevedendo l’ingresso degli alunni a scuola anche a distanza di un’ora e mezza tra le varie classi». Inevitabilmente dovrà scivolare pure l’uscita, con disagi enormi per chi deve tornare a casa magari con viaggi di un’ora o più.

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