Rieccoci in attesa di una nuova alba dopo mesi a tinte bianche per resistere alla minaccia di un virus che ha continuato a colpire a casaccio, seguendo rotte mai scontate. Siamo tutti pronti a rituffarci in una zona gialla che ritroveremo da lunedì, al sorgere del sole. Del resto, in un anno e mezzo, abbiamo imparato che in questa guerra, in cui non si viene a capo di nulla, bisogna ricominciare dal principio ogni volta.
Sarà così anche adesso con un livello di rischio che sembra attenuarsi nel resto d’Italia (ma, evidentemente, non ancora nel Cosentino, visto che ieri nel bollettino dell’Asp sono stati messi a referto altri 24 casi di giornata e, soprattutto, tre nuove vittime). Una dimensione che ci impone di indossare obbligatoriamente la mascherina anche all’aperto.
E, poi, piccoli aggiustamenti che serviranno principalmente per consentire di raffreddare la pressione sull’“Annunziata” e gli altri ospedali della Calabria che nelle ultime settimane è cresciuta velocemente con picchi anche in terapia intensiva dopo aver saturato le aree mediche da un mesetto, ormai.
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