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Cosenza, attesa per la campanella. Oltre la scuola c’è di più

Distanze, controlli e mascherine, lezioni e compiti. I dirigenti raccontano le difficoltà del rientro tra annunci ministeriali e realtà quotidiana

Misure di sicurezza a scuola

Meno due all’alba. Alunni emozionati, docenti preparati, presidi indaffarati. Sono i volti della scuola cosentina pronta al ritorno in classe. Viale Trastevere continua a ripetere come un mantra che bisogna restare in aula e il ministro Bianchi in particolare insiste nella sua battaglia contro le classi pollaio. Ma i dirigenti scolastici fanno i conti con una realtà differente.
Parole e fatti. La racconta il preside del liceo scientifico “Scorza” da cinque anni interessato da due mega cantieri che sottraggono spazi importanti a una scuola in continua crescita: lunedì accoglierà 1.300 studenti. Con problemi di affollamento anzitutto nelle classi quarte che hanno in media di 28 ragazzi. Il limite massimo previsto dal ministero è 27, derogabili sino a 30. Quindi, in punta di... ordinanza, è tutto in regola. Ma nei fatti con 28 giovani in una classe sarà impossibile rispettare il metro di distanza. Il preside non si nasconde, raccontando i sacrifici per provare a garantire la sicurezza di tutti, a cominciare dai ragazzi.

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