«Non bisogna archiviare la speranza». È la richiesta avanzata dai legali della famiglia di Luigi Sebillo al gup del Tribunale di Paola nel corso dell’udienza preliminare. Ieri mattina, davanti al giudice Rosamaria Mesiti è tornata nelle aule di giustizia la vicenda del ragazzino che il 23 febbraio del 2003 non fece più ritorno a casa. Il quindicenne quel tragico giorno era uscito per andare a pesca e si trovava su una barca nelle acque antistanti l’Isola di Dino. Luigi Sebillo andato a trascorrere una giornata in mezzo al mare, che era la sua grande passione, con un amico. Ma da quel giorno non fece più ritorno a casa e da quel momento i suoi genitori non hanno avuto mai più notizie di lui. Nell’immediatezza dei fatti, furono avviate le ricerche del quindicenne. Lo cercarono per mare e per terra, ma di lui nessuna traccia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza