Cosenza

Domenica 28 Aprile 2024

Amendolara, svaligiata una villetta: portano via migliaia di euro e la... cassaforte

Svaligiata una villetta in contrada Colfari, migliaia di euro il bottino tra contanti, oro e preziosi. Sradicata la cassaforte nella dimora di una nota e stimata famiglia di ristoratori. I topi d'appartamento sono ritornati a farsi sentire nell'Alto jonio cosentino. E stavolta hanno scelto una zona di passaggio, a metà strada tra il territorio amendolarese e la confinante Roseto Capo Spulico, adiacente la statale 106, per portare a compimento la loro insana opera. È bastata un'ora di assenza da casa, per ritrovarla violata dai malviventi, che hanno lasciato tutto sottosopra, portandosi migliaia di euro in contanti e oggetti di valore, tra cui collane, anelli, bracciali, orecchini ed orologi. Ad agire, nonostante le telecamere attive, che pare abbiano registrato ogni cosa, più persone a bordo di un paio di auto, forse una utilizzata dai ladri e l'altra che ospitava il classico palo, che dalla distanza ha seguito ogni passo dei propri compari. Il blitz è avvenuto intorno alle 19 di sera, perché a quell'ora la casa che si trova sopra un Ristorante-Pizzeria di proprietà della stessa famiglia, è rimasta vacante, e sarà durato pochi minuti. Un colpo ad orologeria, con il timer in mano, come se qualcuno sapesse a priori, come, quando e dove agire. Arraffato ogni cosa, i malintenzionati si sono dati alla fuga con la cassaforte in mano, che è stata poi aperta in un secondo momento in un posto più sicuro. Al ritorno, dopo un'oretta di assenza per fare delle commissioni, N.G. 70 anni insieme alla sua famiglia ha fatto la scoperta. Stanze setacciate, porte aperte, armadi spalancati e cassaforte sparita. È bastato un attimo per capire cosa fosse accaduto in loro assenza. Sono scattate immediatamente le indagini affidate ai Carabinieri di stanza alla Stazione rosetana, competente per territorio, guidati dal comandante Marco Carafa, che dopo aver fatto un sopralluogo, insieme ai suoi uomini, alla villetta oggetto del furto, si è fatto consegnare le schede del sistema di videosorveglianza per cercare di dare un nome ed un volto ai malfattori che sembra abbiano agito a volto scoperto, muniti solo di mascherina.

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