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Cosenza, il Covid indugia sui più giovani: ieri su 39 casi ben 12 under 19

Il rapporto tra nuove diagnosi e tamponi resta ancora troppo alto (8,2%). Deceduto a Catanzaro un paziente 59enne di Morano. Dal 21 agosto era in terapia ecmo nonostante il vaccino

Al di là di una narrazione ondivaga, la tensione che attraversa la mente in questi giorni è legata a qualcosa di vago, di incerto. Eppure i numeri ufficiali, quelli dichiarati dall’Asp nel suo quotidiano report sintetizzano in 39 diagnosi il contagio nelle ultime 24 ore tirato a secco dalle reti di un’attività di testing che resta pigra in tutto il Cosentino. Solo 465 i tamponi lavorati e il tasso di positività resta, di conseguenza, troppo alto (8,2%). Stabile, invece, l’occupazione degli ospedali con 46 degenti in area medica e 5 nelle terapie intensive. Un solo decesso, nel reparto di terapia intensiva del Policlinico universitario “Mater Domini”, s’è spento un 59enne di Morano. La sua malattia è progressivamente peggiorata. Prima il ricovero a Cosenza, poi il 7 agosto l’ingresso nella Rianimazione dell’“Annunziata”. Quindi, il 21 agosto il trasferimento a Catanzaro, centro regionale per la ventilazione extracorporea (Ecmo). Da allora i macchinari della terapia intensiva gli hanno pompato ossigeno nei polmoni fino all’ultimo istante. La sua battaglia contro il Covid era cominciata alla fine di luglio. Da allora, l’uomo ha lottato tenacemente, s’è aggrappato alla speranza di potercela fare, nella solitudine dei reparti isolati. Un percorso lungo due mesi, Poi, l’improvviso declino e l’epilogo tragico, nonostante la copertura vaccinale con farmaco monodose.
Prime classi in quarantena ma ciò che spaventa di più è il numero alto di giovani tra i nuovi contagiati. Ieri, ben 12 diagnosi sono state refertate su prelievi a ragazzi in età scolare.

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