Torna a colpire la mano del dolo. In tre ore, infatti, sono andati in fumo oltre 15 ettari di macchia mediterranea, querce e un uliveto secolare presente ai piedi del Monte Monzone. Sul posto, opportunamente richiamati dai sindaci di Castrovillari e Morano, rispettivamente Domenico Lo Polito e Nico De Bartolo, il direttore delle operazioni di spegnimento, Luigi Bennardo, quindi i vigili del fuoco, i volontari dell'Anpana, di Calabria Verde e della Protezione Civile. Le squadre antincendio hanno operato (da terra) per limitare i movimenti del fuoco nelle vicinanze di una masseria e di un grosso canalone spesso riempito di rifiuti solidi urbani. Il lavoro grosso è stato portato a termine da un Canadair e due elicotteri alzatisi in volo da Pontecagnano (Sa). La squadra aerea ha impedito al fuoco di scavallare il costone est del monte Mozone, dando modo all'area di poter respirare dopo una serie interminabile di incendi che si sono succeduti dall'estate del 2017. Gli uomini di Calabria verde, in particolare, nel primo pomeriggio di ieri hanno effettuato la bonifica dei luoghi, dando il colpo finale al fuoco di chiara matrice dolosa. L'incendio sarebbe partito intorno alle 9 del mattino. Il blitz, inaspettato per il periodo dell'anno, sarebbe andato a buon fine grazie al grande caldo, al leggero venticello e all'area particolarmente secca. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza