La narrazione della pandemia è un edificio in rovina. Lo sforzo per intrappolare il respiro del virus sembra apparentemente efficace. La contabilità del lunedì (spesso bugiarda a causa di un’attività di laboratorio ridotta) riporta solo 2 nuove diagnosi in 24 ore, entrambe rilevate direttamente all’“Annunziata”, su pazienti in entrata (un 31enne di Rende, in Malattie infettive, e una 34enne di Castiglione Cosentino in Ostetricia). Fortunatamente, non si registrano decessi ma c’è un 72enne di Casali del Manco trasferito in Rianimazione, nonostante la doppia dose di vaccino. È l’unica ombra di un report rassicurante.
A Castrovillari c’è una seconda classe di un istituto superiore che è stata costretta ad attivare la dad dopo uno studente positivo. A Paola, invece, il contagio di una insegnante delle elementari (come ci riferisce il nostro Francesco Maria Storino) ha costretto la dirigenza a ordinare le lezioni a distanze in due classi. La variante Delta minaccia i più piccoli. Dal 10 settembree a ieri, nel Cosentino, l’Asp ha segnalato nei suoi report ben 104 nuove diagnosi su bambini piccoli (0 e 9 anni), fascia anagrafica che, secondo l’Iss e il Ministero della Salute, è attualmente la più colpita con contagi in aumento.
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