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Si schianta con l'auto a Cassano, disposta l'autopsia per fare luce sulla morte di un 50enne

Servirà l’autopsia per fare piena luce sulla morte di Vincenzo Vena. Il cinquantenne cassanese morto in un incidente mentre stava andando in auto da casa verso Lauropoli

Servirà l’autopsia per fare piena luce sulla morte di Vincenzo Vena. Il cinquantenne cassanese stava andando da casa verso Lauropoli quando la sua auto si è inspiegabilmente scontrata con un’altra vettura e ha arrestato la corsa, sul lato opposto, contro il muro della salita di via Calipari.

Quella strada che in città è meglio nota come “la Scansata”. Un’arteria centralissima che collega Cassano a Lauropoli, molto trafficata all’ora di pranzo, quando è accaduto tutto. Impietosa la prima diagnosi: il cinquantenne era stato colto da un infarto mentre era alla guida dalla sua Fiat Panda. Sul posto, a coordinare le operazioni, c’erano i Carabinieri della Compagnia di Cassano agli ordini del Capitano Michele Ornelli.

Presente anche gli uomini della Polizia Municipale che hanno regolamentato il traffico rimasto bloccato per diversi minuti prima che potesse riprendere regolarmente a scorrere. Flavio Serracchiani, sostituto procuratore di turno della Procura di Castrovillari – coordinata dal nuovo Procuratore Alessandro D’Alessio – vuole vederci chiaro sull’accaduto e ha provveduto a sequestrare la salma e le due autovetture per fare piena luce sull’accaduto. Nei prossimi giorni, quindi, sarà affidato l’incarico per svolgere l’esame autoptico per capire quali siano state le cause certe della morte di Vincenzo Vena.

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