La Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per gli imputati dell’inchiesta “Katarion”. Ieri mattina, si è svolta l’udienza preliminare per i presunti gregari e sodali della cosca Muto di Cetraro. Gli indagati sono 48.
All’inizio dell’udienza, alcuni difensori hanno avanzato richiesta di rito alternativo per i loro assistiti e su questo il gup si è riservato di decidere il 5 novembre. Mentre tutti gli altri hanno deciso di optare per l’ordinario e, quindi, il pm Romano Gallo per loro ha chiesto il rinvio a giudizio. Le indagini (coordinate dal procuratore capo Nicola Gratteri) hanno accertato che è ancora la cosca Muto di Cetraro a gestire il narcotraffico sull’Alto Tirreno cosentino anche se è evidente – per gli inquirenti – l’emergere sulla scena di nuove leve. L’operazione “Katarion” ha permesso di individuare nuove piazze di spaccio sull’Alto Tirreno cosentino e i canali di approvvigionamento. I pm contestano oltre 70 capi di imputazione di cui devono rispondere gli indagati, oltre a quello di narcotraffico, ci sono anche l’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti; produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti; estorsione, tentata e consumata, aggravata dal ricorso al metodo mafioso; detenzione illegale di armi da fuoco. Contestati anche tre episodi estorsivi ai danni di commercianti e imprenditori dell’Alto Tirreno.
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