Sanità cosentina nel caos. Ma questa volta la questione è ancora più complessa. Il Tar ha annullato i Dca 49 e 50 (ovvero i decreti del commissario ad acta per la sanità calabrese Guido Longo), che fanno riferimento alle prestazioni Apa (Accorpamenti di prestazioni ambulatoriali, composti generalmente da una prestazione principale chirurgica e da un insieme di prestazioni accessorie quali visite ed esami pre e post intervento) e Pac (Pacchetti ambulatoriali complessi, ossia pacchetti di prestazioni relative a più branche specialistiche, che includono una visita e un insieme di prestazioni di carattere fondamentalmente diagnostico). Adesso a seguito dell’annullamento di questi decreti, tutte le prestazioni già erogate e successive al contratto di giugno non saranno pagate o se già pagate i soldi dovranno essere restituiti all’Asp. Ma per capire meglio quello che è successo bisogna fare un passo indietro. Ogni anno la struttura sanitaria commissariale fissa i tetti di spesa per l’acquisto di prestazioni per i privati attraverso due decreti, uno per quelle erogate nelle strutture della rete ospedaliera e un altro decreto per la specialistica ambulatoriale, che comprende le visite specialistiche o esami diagnostici come la risonanza magnetica. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza