«Le candidature di Diamante e Capistrano come capitale italiana della cultura 2024 è la strada per raccontare la Calabria. Quella bella, presidio della cultura sedimentata, che narra coi fatti la ricchezza di una regione che, fuori dei confini, pochi conoscono. Lo sviluppo culturale della Calabria non può però riguardare tutti, ma focalizzarsi su distretti territoriali. Da qui l’invito ai sindaci a continuare a far rete, a spingere verso la concreta sinergia. Il mio governo regionale assegnerà grande valore ai sedimenti culturali. C’è tanto lavoro per questa terra, ma sono motivato. Perché la Calabria e i calabresi sono ricchi di risorse e di passione». Così Roberto Occhiuto, ieri mattina, per la prima volta, al santuario di San Francesco di Paola in veste di presidente della Regione. L’occasione è la conferenza stampa per la candidatura di Diamante e la presentazione del dossier che traina molti paesi del Tirreno cosentino, operatori turistici e associazioni, per sostenere il progetto “La storia ha un futuro brillante”, proiettato alla sostenibilità, all’Agenda 2030, all’inclusione. Accanto a Occhiuto, il sindaco di Diamante Ernesto Magorno, il presidente della Provincia Franco Iacucci, il sindaco di Rende e presidente dell’Anci Marcello Manna, il rettore dell’Unical Nicola Leone, il presidente del Parco del Pollino Mimmo Pappaterra, il presidente del comitato “Diamante 2024” Eugenio Gaudio.
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