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Cosenza, il Covid riapre la Rianimazione: 2 ricoveri

Nelle ultime 24 ore un decesso in Malattie infettive. E il contagio riparte da 24 nuove diagnosi. Due classi in quarantena a Cetraro. In Calabria già scaricati più di 2,7 milioni di green pass, quelli con tampone a quota 500mila

La narrazione attuale del Covid riempie le nostre vite di sogni ma anche, inevitabilmente, di incubi. Sentimenti che mutano al mutare della consistenza livida e spossata di numeri e diagrammi che quotidianamente accendono e spengono il fuoco dell’epidemia. E, inevitabilmente, la ricerca di schemi ed equazioni per provare a dimostrare l’algoritmo della positività si rivela opera inutile in presenza di un’attività di tracing&testing praticamente ferma in questi giorni impregnati di festa e relax per il Ponte di Ognissanti. Fino a ieri, la sua fiammata è rimasta meno evidente facendo prevalere il rumore della vita. Ma, l’affanno del Covid è riemerso all’improvviso facendo risalire le nebbie del dubbio striscianti verso il cielo. Quel disperato respiro del virus è stato ascoltato nel petto di 161 calabresi (24 nel Cosentino, 33 nel Catanzarese, 50 nel Reggino, 36 nel Crotonese e 18 nel Vibonese), diagnosi distillate attraverso la lavorazione complessiva di 5.083 tamponi (con un tasso di positività al 3,17%). Rispetto a martedì, si registra un’impennata di 115 casi. Un differenziale enorme in appena 24 ore che, tuttavia, non deve allarmare proprio perché si tratta del saldo impalcato sul ritorno alla normale attività di lavorazione nei laboratori dopo le festività.

L’epidemia resta un aculeo doloroso conficcato nelle carni di questa nostra terra. Da più di un anno e mezzo attraversa le vene carsiche della Calabria che, goccia dopo goccia, prova a scrollarsi di dosso la paura. Ma il calpestio infinito di questo microrganismo non permette ancora di essere tranquilli. I servizi assistenziali della regione continuano a vivere di momenti di pressione capaci di deformare la resilienza degli ospedali a fasi più tranquille. Negli ultimi giorni si assiste a un’inversione di presenza nelle due aree. I reparti internistici sono tornati sotto quota 100 ricoverati (con i tre pazienti in meno il dato della presenza è sceso a 98 malati con sintomi e un tasso che scende al 10,14%), le terapie intensive tornano ad affollarsi (ieri tre nuovi ingressi, due a Cosenza, e uno a Catanzaro, mitigati dalle dimissioni di un paziente a Reggio) con 8 intubati e un tasso di occupazione che è risalito al 4,60%.

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