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Costruzione del nuovo cimitero a Rende: gli strali dell’ex assessore Iantorno

Bocciata la scelta dell’amministrazione sulle procedure di realizzazione del sito. Non cessano, intanto, le polemiche scoppiate in questi giorni. e legate alle 90 salme in attesa di tumulazione nel camposanto

«Giù le mani dai nostri morti». Pierpaolo Iantorno, ex assessore della giunta Manna non lesina critiche alla notizia di oltre 90 salme in attesa di tumulazione. «Nonostante la concreta opportunità di intervenire sull’attuale sito sia sul piano tecnico (declassamento dell’area già condiviso tramite passaggi fisici ed epistolari con le autorità competenti) sia su quello economico-finanziario (finanziamento pubblico per il consolidamento dell’area già iscritto da più esercizi nel piano triennale delle opere pubbliche per oltre euro 1.200.000), il Sindaco e la sua cerchia ristretta di suggeritori e sostenitori stanno elaborando lo strumento formalmente legittimo per consentire ai medesimi soggetti privati di appropriarsi del cimitero riconoscendo loro i ricavi e scaricando sulla collettività i maggiori costi. Infatti, pur non conoscendo l’esito della gara d’appalto per la realizzazione del nuovo cimitero tramite progetto di finanza ad iniziativa privata, che per le ragioni sopra riportate prevediamo ovviamente deserta, sentiamo di associazioni neocostituite per lo scopo, mal celato, di assumere la gestione del vecchio cimitero», scrive Iantorno. Nel frattempo, però, «i nostri cari defunti continuano a giacere in uno o più magazzini in attesa di una degna sepoltura in dispregio dei diritti primari dell’uomo ed a danno delle casse comunali, mentre la struttura continua, in autofinanziamento, ad essere storpiata da manufatti inadeguati anche dal punto di vista igienico-sanitario, brutti e indecorosi collocati in tutti gli spazi disponibili», aggiunge.

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