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A Cosenza la pandemia dei ragazzi non vaccinati: l'Asp aumenta i posti covid

Nell'ultima settimana l'Asp ha contati ben 59 casi (d'età compresa tra 0 e 18 anni) su un totale di 248 diagnosi

Alla luce dell’aumento dei dati epidemiologici e della conseguente, acclarata quarta ondata pandemica, la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria di Cosenza attiva ulteriori diciotto posti letto Covid presso l’ospedale civile “N. Giannettasio” di Corigliano-Rossano. Ciò si è reso possibile grazie anche al cosiddetto “Winter crisis” termine con il quale tecnicamente viene indicato l’insieme di luoghi, mezzi e personale da attivare in momenti di emergenza.

E' soprattutto la pandemia dei ragazzi non vaccinati a riportare nel labirinto dell'incertezza. Disperatamente aggrappati ad una campagna di profilassi che fatica a mantenere un passo costante, si fanno i conti con un virus che non è più lo stesso. Adesso, colpisce soprattutto i nostri giovani, che sono diventati le sue prede preferite.

Il microrganismo manipola le loro vite più fragili e meno protette, annusa le loro scie, li segue la sera nei locali e la mattina in classe. E, appena può, li colpisce marchiandoli col suo sigillo infuocato. Nell'ultima settimana (tra il 30 novembre e ieri), l'Asp ne ha contati (d'età compresa tra 0 e 18 anni) ben 59 su un totale di 248 diagnosi (corrispondenti al 23,8%, cioè: uno su quattro ha meno di 18 anni) certificate nel Cosentino. Si tratta in gran parte di ragazzi in età scolare. Nelle ultime 48 ore, ben 15 sono finiti nei bollettini dei nuovi positivi, alcuni, addirittura, in ospedale. Il caso più grave è gestito attualmente nella Rianimazione dell'“Annunziata”, dalla équipe del primario Pino Pasqua. Si tratta di un diciassette di Corigliano Rossano che giovedì sera è stato trasferito dal reparto di Pneumologia dell'ospedale “Giannettasio” per l'aggravarsi delle sue condizioni a causa di una grave compromissione polmonare.

Monitoraggio

L'Azienda sanitaria, ieri, ha dichiarato 51 nuovi positivi (attraverso la lavorazione di 855 test con un tasso di positività del 6%) che riportano l'incidenza settimanale a quota 36 diagnosi per 100mila abitanti. Nel Cosentino, sono cinque i centri con l'indice del rischio di malattia superiore ai due casi per mille abitanti (Mottafollone, Crosia, Guardia Piemontese, San Giovanni in Fiore e Francavilla Marittima). Per quanto riguada La distribuzione dei positivi nelle ultime 24 ore vede l'epicentro spostarsi a San Giovanni in Fiore (dove, comunque, è stato circoscritto a due sole diagnosi il focolaio in ospedale) con 19 casi. Quindi Roggiano con 11, Corigliano Rossano con 6, Cosenza, San Marco Argentano e Fagnano con 3, Montalto con 2, Casali del Manco, Rende, Castrolibero e Crosia con 1.

Ospedali

Sale la pressione sui servizi assistenziali del Cosentino con tre nuovi ingressi nei reparti internistici (due in Malattie infettive e uno in Pneumologia) e uno in Rianimazione (il diciassettenne di Corigliano Rossano che va ad aggiungersi a un 79enne di Cosenza e a un 73enne di Marano Marchesato, tutti non vaccinati). Complessivamente, i malati con sintomi nei reparti ordinari salgono a quota 35 (19 all'“Annunziata” e 16 a Rossano, dove è imminente l'apertura della seconda ala del reparto Covid a causa dell'aumento dei focolai da contagio intrafamiliare) che con i 3 in terapia intensiva a Cosenza riportano il totale dei pazienti presenti negli ospedali della provincia a quota 38.

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