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Cosenza, la pandemia dei ragazzi non vaccinati

Nell’ultima settimana un positivo su quattro individuato nella fascia anagrafica 0-18 anni, quella meno coperta. Stabili le condizioni del 17enne di Corigliano Rossano ricoverato in Rianimazione

La pandemia dei ragazzi non vaccinati ci riporta nel labirinto dell’incertezza. Il nostro mondo, spaurito e disperatamente aggrappato ad una campagna di profilassi che fatica a mantenere un passo costante, si trova a dover fare i conti con un virus che non è più lo stesso. Adesso, colpisce soprattutto i nostri giovani, che sono diventati le prede preferite dal Covid. Il microrganismo manipola le loro vite più fragili e meno protette, annusa le loro scie, li segue la sera nei locali e la mattina in classe. E, appena può, li colpisce marchiandoli col suo sigillo infuocato. Nell’ultima settimana (tra il 30 novembre e ieri), l’Asp ne ha contati (d’età compresa tra 0 e 18 anni) ben 59 su un totale di 248 diagnosi (corrispondenti al 23,8%, cioè: uno su quattro ha meno di 18 anni) certificate nel Cosentino. La maggior parte si tratta di ragazzi in età scolare. Nelle ultime 48 ore, ben 15 sono finiti nei bollettini dei nuovi positivi, alcuni, addirittura, in ospedale. Il caso più grave è gestito attualmente nella Rianimazione dell’“Annunziata”, dalla équipe del primario Pino Pasqua. Si tratta di un diciassette di Corigliano Rossano che giovedì sera è stato trasferito dal reparto di Pneumologia dell’ospedale “Giannettasio” per l’aggravarsi delle sue condizioni a causa di una grave compromissione polmonare.

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