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Cosenza, Casa della salute per gli invisibili: l’esempio del beato Carlo Acutis

È stata inaugurata sabato a Cosenza dall’arcivescovo Francescantonio Nolè. Saranno garantiti medicina di base e visite specialistiche, ma anche gli accertamenti diagnostici e i farmaci per le cure

«Gioisco di questa iniziativa che è nella linea della vita di Carlo. Sin da bambino aiutava i bisognosi e aveva una particolare attenzione per gli anziani. Dava anche consigli su dove potere andare a fare le docce, trovare aiuto. Mi auguro che il vostro impegno si estenda, sia replicato in altre città. Pregherò il Signore per questo».
La mamma del beato Carlo Acutis, Antonia Salzano, ha salutato con gioia la Casa della salute creata a Cosenza dalla Fondazione Casa San Francesco d’Assisi onlus, alla quale è stato dato il nome di suo figlio. In collegamento video, ha portato il suo saluto e promesso che presto sarà in città per visitare l’avamposto sanitario che sarà a disposizione di tutti, a cominciare dai bisognosi. Di quanti, italiani e stranieri, giovani e meno giovani, per varie ragioni restano ai margini della diagnostica e delle cure garantite dalla sanità pubblica. Già in precedenza la fondazione francescana garantiva assistenza e aiuto sanitari a quanti ne avevano bisogno, contando sull’impegno di medici volontari. Da sabato sera, col taglio del nastro della nuova struttura da parte dell’arcivescovo Francescantonio Nolè, le attività sono state concentrate in un unico luogo e migliorate.

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