«Quando un sindaco termina il mandato deve lasciare la città più bella di come l’ha trovata». Una postilla che Mario Occhiuto più volte ha sottolineato durante la sua legislatura e ribadita anche nel momento in cui ha smesso i panni di inquilino del Municipio. L’ormai ex guida dell’amministrazione comunale si dice soddisfatto del lavoro compiuto dall’esecutivo, nonostante gli intoppi incontrati lungo il percorso, compresa l’emergenza sanitaria legata al Covid, che ne ha rallentato la programmazione. Gli ultimi atti portati a compimento prima del congedo hanno riguardato il completamento dell'isola pedonale, insieme alla piazza sorta nelle vicinanze di Palazzo dei Bruzi intitolata all’ex sindaco Giuseppe Carratelli, e il Campo scuola di via degli Stadi. Al netto delle opere già fruibili, come il ponte di Calatrava, l’area di via Reggio Calabria liberata dalla baraccopoli, lo smantellamento del campo rom, il l’apertura al pubblico del Castello Svevo, i BocsArt e il parco del Benessere. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza