Cosenza

Lunedì 25 Novembre 2024

Cosenza, il virus fa salire la pressione sui servizi assistenziali

Il virus si muove su un campo di battaglia sterminato e corroso, che porta i segni dell’erosione tornata ovunque devastante. Seguirlo è più difficile e il rischio è quello di perderlo di vista nelle statistiche dell’Asp che si muovono tra aritmie improvvise e cali di pressione. La narrazione delle ultime 24 ore rischiara una frenata (solo 33 diagnosi) nei casi di giornata ma non allenta la sofferenza sui servizi assistenziali della provincia con un saldo di due pazienti in più nelle aree mediche (con sette nuove ingressi e cinque dimissioni) e uno in terapia intensiva (con due ingressi e un trasferimento in degenza ordinaria). E ci sono due nuovi decessi una donna in Pneumologia a Cosenza e un uomo in reparto a Rossano. La situazione Il covid continua a riempire le stanze della degenza e le postazioni attrezzate della terapia intensiva, preannunciando nuovi rischi per l’argine sanitario. Complessivamente, negli ospedali, adesso, risultano presenti 38 malati nei reparti internistici (tra l’“Annunziata” e Rossano) e 5 in Rianimazione, per un totale di 43 pazienti con sintomi gravi. Stavolta, però, a differenza del passato, sono soprattutto i non vaccinati ad accedere ai servizi assistenziali. Cinque pazienti in Rianimazione non si registravano da fine settembre. Ottobre aveva progressivamente svuotato il reparto che è tornano a ricevere pazienti covid da un paio di settimane. Attualmente, in reparto risultano intubati un 73enne di Marano Marchesato, un 17enne di e una 64enne di Corigliano Rossano, un 47enne di Crosia e una 63enne di Cetraro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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