Saranno anche elezioni di secondo livello, ma ci aspirano un po’ tutti alla presidenza della Provincia. Anche perché rimane sempre un ruolo di prestigio istituzionale, nonostante questi Enti di Area Vasta, come vengono definiti attualmente, non rivestano più quell’importanza di un tempo neppure così remoto. La corsa alla successione dell’attuale inquilino di piazza 15 Marzo, Franco Iacucci, è già iniziata e seppure il sindaco di Aiello Calabro, alla testa di una coalizione di centrosinistra, ha a disposizione novanta giorni prima di lasciare definitivamente l’incarico (deve dimettersi in virtù del successo ottenuto nelle urne lo scorso 3 e 4 ottobre in quanto candidato al Consiglio regionale in quota Pd) le forze politiche pianificano le strategia da mettere in campo. Il viatico verso la poltrona più alta dell’ex palazzo del Governo, però, sarà preceduta dal rinnovo dell’assemblea e la data del voto è fissata per il prossimo 18 dicembre. In virtù della normativa vigente in materia, possono concorrere allo scranno provinciale sindaci e consiglieri comunali in carica nelle varie municipalità sparse sul territorio bruzio. Confinando il discorso alle sole città di Cosenza e Rende (ci saranno aspiranti consiglieri dalla zona del Pollino, dello Ionio, della Sibaritide, del Tirreno, eccetera) il quadro risulta ancora nebuloso sul fronte di Palazzo dei Bruzi, fresco di cambio al vertice dopo le recenti amministrative. La sfida, invece, sembra essere molto più avvincente in riva al Campagnano, specie nell’alveo della maggioranza targata Marcello Manna, per il fatto che due esponenti del Laboratori civico sarebbero tentati di provare nell’impresa: Salvatore Esposito e Francesco Corina. Della partita, poi, sarà sicuramente l’azzurro Eugenio Aceto, alla sua seconda esperienza in quel di piazza 15 Marzo e, si vocifera, di Luigi Superbo del gruppo misto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza