Cosenza

Venerdì 22 Novembre 2024

Corigliano Rossano, stalkerizzava l'ex compagna: divieto di avvicinamento per un vigile

Non si arrende ad una relazione finita dopo dieci anni ed inizia a perseguitare l’ex compagna. Protagonista della triste vicenda è un agente della polizia municipale di Corigliano fermato dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano proprio nel giorno in cui si celebrava la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dopo una fase delicata di una serrata attività di indagine gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziari  del Commissariato, diretto dal vice questore Cataldo Pignataro, hanno dato esecuzione all’Ordine di applicazione di misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, nei confronti dell’uomo, 58 anni, residente a Corigliano. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Castrovillari Biagio Politano,  su richiesta del Sostituto Procuratore di Castrovillari Veronica Rizzaro. Le indagini degli uomini dell’ispettore Stefano Laurenzano hanno preso avvio dopo la denuncia della vittima agli Uffici del Commissariato di P.S. di Corigliano Rossano nei confronti del sue ex compagno per atti persecutori. L’attività investigativa è proseguita in maniera celere grazie al lavoro sinergico della Polizia di Stato e della Procura di Castrovillari che ha visto in poco tempo l’emissione della misura restrittiva finalizzata a tutelare l’incolumità psichica e fisica della vittima. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo, incapace di accettare la fine della una relazione, ha iniziato a molestare l’ex compagna, impedendole di fatto con i suoi comportamenti, di intrattenere serenamente le relazioni sociali, denigrandola con chiunque e soprattutto con i soggetti con cui reputava che la donna avesse intrapreso un rapporto sentimentale. L’attività di stalker continuava con pedinamenti e appostamenti sia nei pressi dell’abitazione che nei luoghi frequentati dalla donna, anche durante i turni di servizio, tempestandola di chiamate e messaggi telefonici dal carattere offensivo, minacciandola di diffamarla a persone a lei conosciute, provocandole gravi stati di ansia e di paura tale da ingenerare un fondato timore per la sua incolumità e da costringerla a cambiare le sue abitudini di vita. La delicata attività di P.G. che ha consentito all’emissione del decreto da parte del Tribunale di Castrovillari, è stata possibile grazie alla capacità di ascolto degli investigatori nonché alla professionalità che ha consentito in modo celere ad effettuare l’analisi dei corposi tabulati telefonici e delle centinaia di screenshot di messaggi assillanti e costanti, dimostrando ancora una volta, di concerto con gli Uffici della Procura di Castrovillari sotto le direttive del Procuratore capo Alessandro D’Alessio, un’attenzione particolare ai “reati di violenza di genere” in un periodo in cui si registrano tantissimi episodi che purtroppo, spesso, sfociano in tragedie.

leggi l'articolo completo