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Bergamini, le due misteriose telefonate ricevute dal calciatore “suicidato”

Ricostruito in Corte di assise l’ultimo giorno di vita di Denis Bergamini. La chiamata mentre era in stanza con Michele Padovano e quella strana sosta nella cabina dell’hotel prima di uscire

Denis Bergamini

L’ultimo giorno di vita. E quelle due strane telefonate. Denis Bergamini era ombroso in quel tragico sabato di novembre del 1989. Lasciò frettolosamente, dopo l’allenamento di rifinitura, i compagni di squadra saltando l’aperitivo che tutti insieme dovevano consumare. Tornò con loro solo a pranzo e, dopo aver mangiato, rientrò in stanza con l’amico del cuore Michele Padovano, attaccante e uomo di punta del Cosenza Calcio in quegli anni lontani. E fu a questo punto che accadde una cosa strana: Denis, intorno alle 14, ricevette una telefonata al termine della quale apparve stranito, preoccupato. Chi l’aveva chiamato? Cosa lo angosciava? Due domande rimaste senza risposta.

Un’ora e mezza dopo scese nella hall dell’albergo dicendo, però, a Padovano che aveva deciso di raggiungere a bordo della sua Maserati il cinema di Rende dove con gli altri componenti della squadra rossoblù avrebbe visto un film. Aveva acquistato la potente vettura da qualche tempo e preferiva servirsene piuttosto che seguire in pullman il resto della squadra fino al luogo della proiezione. Prima di uscire, tuttavia, si fermò nella cabina telefonica dell’hotel per fare una chiamata. Con chi parlò? E di cosa? È rimasto un mistero. Una volta entrato nel cinema il centrocampista prese posto ma, dopo lo spegnimento delle luci in sala e l’avvio della proiezione, si allontanò senza dare spiegazioni. Alcuni testimoni hanno riferito d’averlo visto uscire insieme con due persone, altri da solo. Fatto sta che Denis raggiunge alla guida della Maserati Isabella Internò, la sua ex fidanzata, che l’aspetta in compagnia di un’amica. La ragazza, all’arrivo di Bergamini, si congeda dalla coetanea e prende posto sull’auto.

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