Cosenza

Lunedì 25 Novembre 2024

Cosenza, da lunedì tornano le mascherine all’aperto

Le fiamme del covid stanno trasformando in un braciere il Cosentino con l’infezione che s’allarga dalla Media Valle del Crati fino al Pollino per raggiungere, poi, l’area jonica meridionale. Non c’è borgo in questa porzione di provincia che sia rimasto indenne, non c’è isola di pace in mezzo alla polvere livida d’una malattia che continua a seminare la morte. E, anche ieri, c’è stata gente che s’è arresa alla violenza dell’urto con il covid. Ieri l’Asp ha inserito un paziente 77enne di Longobucco che s’è spento nell’ospedale di Rossano (già segnalato dalla Gazzetta nell’edizione di ieri).

Focolaio Luzzi

Il contact tracing gestito con mezzi propri dal Comune della Valle del Crati ha prodotto 57 nuovi positivi negli ultimi sette giorni (l’Asp nella settimana tra il 24 novembre e ieri ha contati solo 11, con una incidenza di 1,22 diagnosi per mille abitanti che salirebbe a 6,33 nuovi positivi per mille abitanti con i dati comunali, quota effettivamente rischiosa) e ben due pazienti ricoverati in terapia intensiva. Il sindaco Umberto Federico (come riferisce il nostro collaboratore Claudio Cortese) ha chiesto alle autorità sanitarie l’introduzione di misure restrittive finalizzate alla riduzione della cicrolazione dell’infezione. Zona rossa o arancione, saranno Asp e Regione a decidere la fascia. Si parte con le scuole (sospettate d’aver innescato la scintilla del contagio): da oggi attività didattiche sospese in presenza fino al 7 dicembre con rientro previsto in aula il 9. Torna, in ogni caso, l’obbligo della mascherina all’aperto. E sempre da oggi parte un’attività di screening di massa della popolazione in collaborazione con le Usca. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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