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Cosenza, salgono i contagi. Annunziata in crisi

Nelle ultime 24 ore in provincia altri 123 positivi (+51). Ospedale Hub, Uil Fpl: «Mancano posti letto e medici al Pronto soccorso»

Il pronto soccorso dell’ospedale Annunziata di Cosenza

Quarantuno positivi in più nelle ultime 24 ore: 123 casi contro gli 82 del bollettino Asp di mercoledì. Di cui 3 ricoverati, due accessi al Pronto soccorso e 118 a domicilio, altri 3 ricoverati tra i positivi a domicilio, un dimesso ancora positivo e 51 guariti in più rispetto al giorno prima. Sale anche il numero dei ricoverati nell’area medica: 63 (erano 58 l’altro ieri) di cui 38 all’Azienda ospedaliera cosentina. Al Covid di Rossano sono 25 i posti occupati. Invariata per fortuna la situazione nelle Terapie intensive: 6 i letti occupati. Sono 1.721 i positivi in isolamento domiciliare (contro 1.655, +66). E c’è anche un’altra vittima: un 94enne di Torano Castello che era ricoverato a Malattie infettive dell’Annunziata. Il totale dall’inizio della pandemia a 687. Nell’ospedale del capoluogo ci sono 16 letti Covid su 17 occupati a Malattie infettive, 17 su 18 a Pneumologia e 6 su 6 in Rianimazione. Per fortuna, fa sapere il Covid manager Franco Cesario, «abbiamo notato un aumento delle prime dosi di vaccino: il numero giornaliero si è raddoppiato. Ovviamente, va avanti la somministrazione delle terze fiale».

L’Annunziata, Hub di riferimento per la provincia cosentina, però, è di nuovo in crisi. La denuncia è della Uil Fpl che rileva la carenza di posti letto e l’emergenza al pronto soccorso. «Eppure abbiamo avuto diversi mesi di tregua pandemica, infatti, nei mesi estivi i ricoveri per contagio da Covid-19 erano quasi del tutto scomparsi. Nei mesi scorsi, abbiamo chiesto alla direzione strategica di trovare una soluzione duratura per il Pronto soccorso dell’Annunziata», si legge in una nota firmata del segretario generale territoriale Susanna De Marco, «capace di fronteggiare nuove situazioni critiche. Purtroppo, nonostante proclami e buone intenzioni il riaffacciarsi dei contagi ha rimesso a nudo tutti i problemi e principalmente: carenza di medici, di personale sanitario e come diretta conseguenza carenza di posti letto».

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