Ridotte le condanne per l’omicidio di Antonio Barbieri. La prima sezione della Corte d’Assise di Appello di Catanzaro ha, infatti, sensibilmente diminuito le pene inflitte in primo grado a Cristian Filadoro, 28 anni, accusato di essere l’esecutore materiale del delitto, e Vincenzo Fornataro, 34 anni, accusato, secondo la forma del concorso anomalo, di concorso nell’omicidio. I giudici, accogliendo le richieste formulate dalla Procura Generale, rideterminando la pena e concedendo delle attenuanti, hanno infatti condannato Cristian Filadoro , difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Luca Marafioti, a 18 anni di carcere. In primo grado, invece, il giovane era stato condannato dal Gip del Tribunale di Castrovillari, a 30 anni. Per quanto riguarda la posizione di Vincenzo Fornataro, difeso dall’avvocato Massimo Ruffo, la Corte di Appello lo ha condannato a 9 anni rispetto ai 10 chiesti dall’accusa, assolvendolo anche per il reato contestato di detenzione abusiva di arma da fuoco. Fornataro, finito alla sbarra poiché accusato di aver accompagnato con la propria auto il Filadoro nel luogo dove poi si è consumato il delitto, in primo grado era stato condannato alla pena detentiva di 16 anni. Entrambi gli imputati avevano chiesto e ottenuto di essere giudicati con la formula del rito abbreviato. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza